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SFIDE

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VIGILIAMO SULLA TRANSIZIONE
ENERGETICA

La crisi climatica del nostro tempo ci impone una conversione ecologica radicale e urgente, ma l’emergenza deve dettare i tempi, non le regole della transizione. La grande sfida di TESS è vigilare sulle scelte che cambieranno il nostro modo di vivere sul pianeta.

 

Questa situazione solleva importanti questioni sulla regolamentazione del settore e sulla sostenibilità a lungo termine di tali progetti. È evidente la necessità di un approccio rigoroso e di una maggiore supervisione per garantire che lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia avvenga in modo responsabile e trasparente, a beneficio dell'economia e dell'ambiente.   

Forest Aerial View

SPECULAZIONE DELLE MEGA-RINNOVABILI

In Italia, la situazione normativa e lo stanziamento di ingenti finanziamenti statali e comunitari hanno innescato un vero e proprio "assalto alla diligenza" nel settore delle energie rinnovabili. Questo fenomeno ha attirato l'attenzione non solo delle multinazionali dell'energia, ma anche di numerose piccole società create appositamente per fungere da intermediari, con l'obiettivo di rivendere i progetti, nel caso venissero approvati, al miglior offerente sul mercato.

 

Queste società, spesso costituite con un capitale sociale minimo di soli €2.500, si sono lanciate nella presentazione di progetti per mega-impianti industriali di Fonti Energetiche Rinnovabili (FER). Ciò che desta particolare preoccupazione è la facilità con cui questi progetti vengono proposti, senza la necessità di presentare documentazione antimafia o fornire adeguate garanzie finanziarie come fideiussioni.

Vineyard

SOVRANITA'
ENERGETICA

La vera transizione energetica richiede il superamento delle dipendenze dai grandi gruppi industriali. La sovranità energetica è fondamentale per:

 

  • Ridurre gli sprechi energetici nel trasporto (attualmente 50%);

  • Aumentare l'affidabilità del sistema;

  • Superare il controllo dei "signori delle energie".

 

Questo approccio alla transizione ci libererà dalla dipendenza dai monopoli ed oligopoli energetici e ridurrà l'influenza dei "signori delle guerre". Promuoverà non solo la sostenibilità ambientale, ma contribuirà anche alla pace globale, con un sistema energetico più equo, resiliente e democratico.

La Speculazione Energetica in Italia

GIGANTISMO DELL'EOLICO_Orvieto_simulazione

In tutte le aree ancora verdeggianti d’Italia, incluso crinale appenninico, sono in corso di autorizzazione innumerevoli progetti per:

  • “Parchi” di smisurate turbine eoliche, in uno tra i paesi meno ventosi d’Europa.

  • Vasti e mastodontici impianti fotovoltaici ed agrivoltaici su pianure e colline agricole o selvatiche.

  • Impattanti impianti BESS con schiere di batterie di accumulo composte di materiali a rischio incendi inestinguibili.

I progetti hanno via libera se entro 30 giorni dalla presentazione al MASE, i territori magari non informatati, inclusi i comuni, non controbattono con osservazioni adeguate. Praticamente i comprensori interessati devono dimostrare dove sono le aree protette da vincoli o siti archeologici o aree soggette a piani di sviluppo economico.

 

NOTA BENE: NON E' LA DITTA CHE PRESENTA IL PROGETTO A DOVER FAR RICERCHE ADEGUATE, SONO I TERRITORI CHE SI DEVONO DIFENDERE FACENDO VALERE IL BUON SENSO, LE LEGGI ED I VINCOLI. 

Gli investitori delle rinnovabili localizzano i loro progetti esclusivamente in zone lontane dalle aree urbanizzate/industrializzate perché:

  • La legge italiana non obbliga a dare la priorità alle aree già cementificate o degradate

  • Le terre rurali e montane sono più economiche

  • Molti proprietari preferiscono vendere piuttosto che contare sulle economie della produzione agricola

  • Sono zone lontane dai riflettori mediatici 

  • Prendono come target i piccoli Comuni con poche risorse amministrative per contrastare i progetti con argomentazioni tecniche adeguate

 

Questo fenomeno espone il territorio italiano al pericolo di speculazioni economiche di varia natura:

  • Privatizzazione delle risorse collettive

  • Industrializzazione dei territori rurali

  • "Land Grabbing” (accaparramento di terre)

  • Speculazioni finanziarie da parte sia di multinazionali straniere sia di organizzazioni criminali
     

La Campagna Mediatica sulle Rinnovabili

Gli investitori nel settore delle energie rinnovabili stanno conducendo campagne mediatiche massicce, finalizzate a promuovere l’espansione delle rinnovabili industriali come l’incarnazione della transizione ecologica. I concetti-chiave della narrazione:

  • La transizione energetica si può fare solo “cambiando” il paesaggio

  • L’industria delle energie rinnovabili salverà il pianeta

  • I consumatori risparmieranno
     

Diffusi senza menzionare gli irreparabili impatti ambientali, questi messaggi sono diventati un dogma apparentemente incontestabile, che condiziona le scelte delle amministrazioni pubbliche meno avvertite o più compiacenti verso i potenti attori del business delle energie rinnovabili.

 

Questa narrazione rappresenta il vero volto del Greenwashing, una pratica ingannevole che prospera sull'ignoranza pubblica circa la vera sostenibilità rigenerativa. A smentirla però ci sono i dati e gli studi condotti da autorità pubbliche e organismi indipendenti, privi di legami con poteri economici o politici.

Approfondisci nel nostro blog queste tematiche ed i "luoghi comuni" del green che non conosce come funziona l'ambiente:​

Gigantismo dell’Eolico industriale

 

L'adozione di mega-turbine eoliche è spesso impropriamente giustificata dalla loro maggiore efficienza energetica: queste strutture imponenti, almeno sulla carta, dovrebbero catturare significative quantità di energia eolica in condizioni ottimali, contribuendo ad una maggiore produzione energetica.

 

Tuttavia, questa visione focalizzata esclusivamente sull'efficienza ignora una realtà più complessa e sfaccettata: l'impatto ambientale, sociale ed economico che tali infrastrutture comportano.​​

simulazione eolico toscana

Le mega-turbine, originariamente progettate e manufatte per l'offshore del Mar del Nord, si trovano ora invendute a causa del calo della domanda su quelle aree. Di conseguenza, vengono reimmesse sul mercato a prezzi ribassati, favorendo gli speculatori che beneficiano dei contributi dei cittadini italiani ed europei. Queste turbine presentano diverse criticità: mancanza di flessibilità per affrontare efficacemente la transizione energetica, difficoltà di riparazione e costi elevati in termini di impatto sul territorio e sul capitale naturale.

 

Per garantire un futuro energetico sostenibile, è essenziale adottare un approccio integrato che consideri molteplici fattori: efficienza energetica, impatto ambientale a lungo termine, tutela della biodiversità e benessere delle comunità locali. Solo una visione olistica può portare allo sviluppo di soluzioni energetiche veramente rispettose dell'ambiente e delle generazioni future.

 

È fondamentale promuovere l'innovazione tecnologica, puntando su fonti energetiche di scala minore che offrano maggiore flessibilità e un minor impatto ambientale. Parallelamente, è necessario coinvolgere attivamente le comunità locali nel processo decisionale, assicurando una distribuzione equa dei benefici e affrontando in modo adeguato le preoccupazioni ambientali e sociali. Questo approccio partecipativo non solo migliora l'accettazione dei progetti energetici, ma contribuisce anche a creare soluzioni più sostenibili e adatte alle esigenze specifiche del territorio.

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Coalizione TESS – Transizione Energetica Senza Speculazione

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